Alberto Arbasino (Voghera, 22 gennaio 1930 – Voghera, 22 marzo 2020) è stato uno scrittore, giornalista, saggista, traduttore, politico e critico letterario italiano. È considerato una delle figure più importanti e originali della letteratura italiana del secondo Novecento.
Biografia:
Arbasino nasce a Voghera e si laurea in Giurisprudenza all'Università di Pavia. Abbandona presto la carriera forense per dedicarsi alla scrittura e al giornalismo. Inizia a collaborare con diverse riviste e quotidiani, tra cui Il Mondo di Mario Pannunzio, Il Giorno, La Repubblica, Il Corriere della Sera e L'Espresso, distinguendosi per il suo stile brillante, ironico e cosmopolita.
Opere Principali:
Stile:
Lo stile di Arbasino è caratterizzato da un linguaggio ricco e colto, da un'ironia pungente e da un'attenzione costante alla realtà contemporanea. Sperimenta forme narrative innovative, mescolando generi e linguaggi diversi. È noto per il suo cosmopolitismo e per la sua capacità di cogliere le contraddizioni della società italiana. Il suo è un linguaggio ricco di citazioni e riferimenti culturali, spesso condito da un’irresistibile ironia. https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Stile%20letterario%20di%20Arbasino
Impegno Politico:
Arbasino fu eletto deputato al Parlamento Europeo nel 1979 nelle liste del Partito Repubblicano Italiano. https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Impegno%20politico%20di%20Arbasino
Premi e Riconoscimenti:
Eredità:
Alberto Arbasino ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura italiana del Novecento, influenzando generazioni di scrittori e intellettuali. La sua opera continua a essere letta e apprezzata per la sua originalità, la sua intelligenza e la sua capacità di raccontare l'Italia contemporanea. https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Eredità%20di%20Arbasino